Con il patrocinio della Regione del Veneto e della Città di Treviso. Palazzo dei Trecento
Piazza dei Signori - Treviso (TV)

Data

DATA: 4 Dicembre 2010 – 30 Gennaio 2011

Biografia e opere di Dinetto

Foto Inaugurazione

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Città di Treviso. Palazzo dei Trecento, Piazza dei Signori - Treviso (TV) Italia

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La Mostra

L’Associazione Prospettive, continuando la propria attività rivolta alla valorizzazione del patrimonio culturale di matrice veneta, vuole offrire la possibilità a tutti, giovani e meno giovani, di conoscere e  catalizzare il proprio interesse su personaggi di chiara fama dell’arte contemporanea del Nord Est.

In un’azione condivisa  con Vittorio Zanini, Assessore alla Cultura  della Città di Treviso, si dà inizio ad una serie di mostre dedicate a  maestri di grande fascino ed impegno artistico.

Con l’occasione si vuole rendere omaggio ad un grande interprete dell’arte italiana di levatura internazionale, un Trevigiano di adozione: il Maestro Lino Dinetto.

L’artista  trae l’humus per proposte del tutto originali e personali dalla sua cultura poliedrica e ricca di conoscenze classiche che lo rendono uno dei più grandi    contemporanei, interprete inconfondibile del colorismo veneto.   

Con la mostra dedicata oggi al Maestro  si dà l’avvio ad un concorso triennale denominato: “Premio Treviso”, per grandi artisti del Nord Est, selezionati da un Comitato Tecnico Scientifico, costituito da critici e storici dell’arte di fama nazionale.

Il “Premio Treviso” si concretizza con un’ampia mostra personale al Palazzo dei Trecento. L’analisi e l’approfondimento dei lavori vengono affidati al comitato che costituisce il punto di riferimento per tutta la durata del progetto.

La mostra personale di  Dinetto è costituita da opere di arte sacra e di arte profana  rappresentative del suo cammino artistico.

La tematica religiosa ha sempre affascinato il maestro che ha realizzato numerosissime  opere in Italia e all’estero: - gli affreschi del chiostro di Santa Maria in  Campis a Foligno; - le vetrate di Monteoliveto a Siena ed in altre chiese nel territorio Senese; – un intero ciclo commissionato dal Principe Ranieri  per la nuova chiesa a Montecarlo ed ancora il ciclo delle tre grandi pitture murali per la cappella di Santa Chiara nella Pontificia Basilica del Santo a Padova; -  i grandi affreschi nella Cattedrale di San José a Montevideo (Uruguay) - l’Annunciazione per la venuta di Papa Benedetto XVI nel 2007  al castello di Mirabello a Lorenzago e molte altre ancora  in Italia e nel mondo.

Le rappresentazioni di arte sacra  hanno spesso stimolato il maestro ad interpretare nuove ed antiche scene iconografiche quali: l’Annunciazione, la Natività, la Crocifissione  e la Deposizione, con soluzioni compositive e cromatiche formali ma di assoluta originalità,  chiarezza ed efficacia, sempre in uno spirito devozionale, libero di esprimersi attraverso una propria dinamica emozionale.

 

 

 

L’Annunciazione per S.S. il Papa Benedetto XVI

 

   

In questa rassegna è presente tutta la sua opera: i dipinti di media grandezza e quelli monumentali, i piccoli formati e le sculture inedite.

La straordinaria qualità ed ampiezza della scelta, il grande fascino delle opere costituiscono il nostro punto di forza e di attrazione per  il visitatore.

La mostra si sviluppa con i paesaggi delle “Crete” senesi, delle “Terre Venete”e delle “Venezie d’Oro” cariche di echi bizantini; con le figure degli “Idolo”, degli “Autoritratti” e delle “Nature Morte”.

Nelle Nature morte la  musica diventa elemento che accompagna la composizione in un’armonia ispirata alla bellezza e all’eleganza, così che violino e pianoforte diventano elementi compositivi della poetica dell’artista.

Con le opere inedite di Lino Dinetto la novità assoluta è la riscoperta del Palazzo dei Trecento  come importante centro espositivo d’arte. 

 

Venezia d’oro olio su tela cm 100x 80

 

 

Il Palazzo dei Trecento (o della Ragione), sulla centralissima piazza dei Signori, fu eretto verso la fine del XII secolo e – assieme alla Torre Civica – è quanto rimane degli antichi Palazzi Comunali. L’opera fu completata nel 1268, con l’edificio attiguo adibito a carcere. Nel corso dei secoli, il palazzo ebbe diverse destinazioni. Fu sede del Tribunale dei Consoli, luogo di pubbliche assemblee (le cosiddette "Concione"), luogo in cui il Podestà amministrava la giustizia. Fu anche sede della suprema assise civica (il Maggior Consiglio) che era composta da trecento membri; da ciò il definitivo nome del palazzo, noto ancor oggi come "Palazzo dei Trecento ".

Il porticato originale – predisposto per alloggiare una cinquantina di cavalieri agli ordini di un capitano – ne percorreva tutto il perimetro. Dopo i lavori del 1552 gli archi furono aperti completamente, mettendo in comunicazione due piazze e creando la loggia del Palazzo dei Trecento.

 

 

Palazzo dei Trecento – Treviso

 

Il palazzo dei Trecento, sede istituzionale del governo della Città, con la sua storia e la sua maestosità architettonica ritorna scenario dell’arte essendo stato già prestigiosa sede espositiva della famosa Triveneta con le grandi mostre del Cima e di  Arturo Martini (per citarne alcune).

Il salone del Maggior Consiglio, decorato in stile romanico si apre come glorioso scenario  espositivo per accogliere le opere del Maestro.

La figura femminile, quasi stilizzata, ma elegante e superba è nelle opere di Dinetto il “fil rouge” che le percorre fluidamente e armonicamente.

Dinetto, con il suo stile "cubista", ma non minimalista, attraverso le grandissime variazioni di colore e l'utilizzo di dorature su grandi campiture (blu, rosse...), crea un’assoluta eleganza ed inconfondibile armonia di forma e colore, propri della pittura del periodo rinascimentale italiano, alla quale il Nostro si ispira.

Le donne hanno una leggerezza, una silhouette quasi d’altri tempi  ricordando l'eleganza e la serietà della pittura accademica, inno alla grazia e al "bello".

Le figure Dinettiane sono senza tempo, fluttuanti nell’aere della memoria, del sogno e dell'emozione.

Nei corpi disegnati c'è una sorta di musicalità e le sue donne riprese in momenti della loro vita, pur nella loro staticità sembrano danzare all'interno dell'opera, pensierose, mai tristi o adombrate ma leggere,  sprezzanti del tempo che passa.

La materia, piena - carica - sabbiosa delle sue opere dona un'ulteriore pienezza e volume  alle figure che si stagliano e creano un effetto quasi tridimensionale, con risonanze da affresco pompeiano.

Le opere di Lino Dinetto sembrano ricordare, in un'accezione onirica, le grandi opere del passato, cariche nel contempo di attualità.

Con sapienza crea accostamenti di forme e linee di grande eleganza e purezza.

Nelle sue opere troviamo gratitudine, serenità interiore e contemplazione del soave.

La caratteristica figura femminile, inconfondibilmente “dinettiana”, occupa quasi sempre, in un impressionante dosaggio di volumi, lo spazio centrale della tela.

Tutte le opere, comprese  le nature morte ed i paesaggi, sono testimonianze documentali della sua grande vitalità artistica, dove il prevalere della bellezza e della grazia, come inno all’estetica tra memoria e sogno,  dimensiona  il suo gusto raffinato per  una vita  carica di lusinghe e d’incantamenti.  

 “Laboratori didattici”, destinati agli studenti delle scuole del territorio verranno  realizzati a corollario della mostra e con l’intenzione di avvicinare le nuove generazioni al mondo  dell’Arte.

Artisti veneti e personale  qualificato guideranno queste attività destinate a gruppi di studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio che ne faranno richiesta.

I laboratori verranno attivati  su prenotazione ed organizzati con le scuole interessate. in un calendario di eventi.

 

 

Laboratorio didattico di scultura eseguito in occasione della Mostra Elegantia di Lino Dinetto alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo “Sarcinelli” di Conegliano.

 

 

Le esercitazioni pratiche avranno come obiettivo, non solo la propedeutica all’educazione dell’immagine, ma saranno occasione per avvicinare i giovani ad un percorso culturale–artistico centrato sulla bellezza, l’eleganza e l’armonia, così emblematici della pittura dinettiana. 

Lo scopo è di suscitare l’interesse all’arte, con la partecipazione diretta dell’allievo,   risvegliando un’attività “ego-centrica - soggetto attore”,  produttiva di riflessioni, interrogazioni e  rielaborazione critica  dell’immagine.

Il fine ultimo è di stimolare i giovani delle scuole interessate a diventare soggetti attivi, pronti alla ricettività degli elementi primari utili ad interpretare un’opera d’arte, non certo alla lettura completa che andrebbe  ben oltre ogni aspettativa e scansione temporale.

L’essenza di quest’attività didattica “extra-moenia” è quella di portare alla comprensione del linguaggio e del messaggio che l’artista  vuole comunicare.   

Diversi "strumenti pratici" saranno utilizzati per avvicinare il soggetto alla lettura delle opere con maggiore consapevolezza ed autonomia. Non solo  giovani guide qualificate  ma artisti del territorio guideranno queste attività pratiche realizzando, al momento, bozzetti di studio per opere  d’arte.

Tutti i laboratori saranno effettuati prima della visita alla mostra.

Saranno diversi i  temi trattati: da quelli fondamentali nella costruzione di un’opera come il colore e il segno   ai temi generali della composizione.

Per meglio interpretare i concetti  enunciati, gli artisti realizzeranno al momento e innanzi agli studenti dei bozzetti preparatori di creta, di legno, di pietra ed  incisioni all’acquaforte.

 

Francesco Di Leo

Ideatore e curatore del progetto