Una significativa ed inedita mostra di dipinti e sculture di Giordano Floreancig e Ezio Vendrame. Ridotto del Teatro Accademia,Provincia di Treviso,Piazza Cima - Conegliano

Data

DATA: dal 16 Aprile al 15 Maggio 2011

Foto Inaugurazione

Foto Opere

Foto di Giordano Floreancig

Brochure

Biografie e Rassegna Stampa

Indirizzo e Mappa

Galleria D’Arte Moderna, XX Settembre, Conegliano,TV,Italia

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La Mostra

Un evento culturale che a Conegliano sta riscuotendo notevole successo di pubblico ed  ammirazione per due artisti davvero eccellenti.
 
Ezio Vendrame: un grande campione  di calcio degli anni settanta – eclettico ed apprezzato talento del Vicenza, del Padova, dell'Udinese e del Napoli che fece gran parlare di sé in quegli anni e che ancora, tutt'oggi è molto stimato per la sua semplicità ed  onestà intellettuale.
Ezio ha un grande pubblico di ammiratori che lo cercano quotidianamente, non solo perché ex campione di calcio anche perché uomo profondo, artista e scrittore  geniale.  

Giordano Floreancig pittore da sempre, ironico ed originale, ha in sé il dono del racconto cromatico e segnico che proviene da una profonda ed intima ricchezza di sentimenti  trasformati  in forma e colore.
Ezio e Giordano due pittori: DIVERSAMENTE UGUALI.

Abbiamo verificato all'inaugurazione un grande successo di pubblico. Molte le  persone da Conegliano, da Udine, da Trieste, da Vicenza ecc....e tutti hanno condiviso l'originalità della mostra e la straordinarietà della presentazione.
Gli artisti, dopo i saluti del Vicepresidente della Provincia Floriano Zambon e del Sindaco di Conegliano Alberto Maniero, si sono raccontati a loro modo:

- Giordano Floreancig ha letto alcune note scritte dell'amico più importante della sua vita, Paolo Urbani che è stato presentato come il più abile e schietto critico ed intellettuale contemporaneo.
- Urbani  un triestino, beneficiato della legge BASAGLIA e che  conobbe  personalmente  Franco Basaglia  godendo della sua amicizia  disse in una sua nota  scritta: "Se Masaccio ha potuto rappresentare  in modo straodinario e grandioso  l'arte italiana ...vuoi che anche Giordano Floreancig non possa diventare il più celebre artista di questo mondo di oggi?"
- Ezio Vendrame fadendo da contralto ha voluto ricordare, su richiesta del curatore Francesco Di Leo, il suo  amico fraterno  ed epigono Piero Ciampi.
Ezio Vendrame  ha dichiarato: "L'incontro con Piero mi ha sconvolto la vita, mi ha modificando il  DNA...è stata la più bella e pura, unica e disinteressata amicizia che ho avuto nella mia vita e che ho conservato nella mia memoria;  oggi ricordo la genialità di quell'uomo al  quale la società e la cultura in particolare devono molto".

All'inaugurazione una signora, entrando nella galleria, dopo il taglio del nastro, è rimasta completamente sbalordita dall'installazione "Mario - attenti all'uomo" una cuccia da cane  con dentro un uomo elegantemente vestito con catena  al collo che interpretava una situazione paradossale di uomo-cane. La donna ha chiesto con trepidazione: "Ma è vero?"  
Due grandi protagonisti dell'arte- originali e "sopra le righe" tutti e due acuti interpreti dell'espressionismo.
Floreancig indaga su quello di tipo Nordico con riferimenti da Edvard Munch a Francis Bacon e al gruppo Co.Br.A. Le sue installazioni con sottile ironia  richiamano lo spettatore ad una forte attenzione alle provocazioni proposte - mai esplicite – ma concettuali  che attendono molti perché.
Vendrame riscopre "I FAUVES" - il dipinto deve dare spazio essenzialmente al colore ed al proprio sentire interiore. Si deve esprimere in sé stessi e rappresentare le cose dopo averle fatte proprie.
Ezio Vendrame scava nella poetica artistica di Matisse e Derrain, di Vlaminick e Dufy,  nella semplificazione della forma piatta - senza prospettiva  con colori innaturali ed incisivi presi direttamente dal tubetto e spalmati sulla tela con contorni marcati e netti.  
Si interessa  con profonda convinzione a Ligabue al quale dedica alcune opere come "Ritratto di Ligabue" , presenti  nella mostra.
 
Il curatore e ideatore della mostra - Francesco Di Leo